http://www.sosrosarno.org

Eccoci di nuovo a salutare gli amici che in questi due anni ci hanno raggiunto nel cammino di SOS Rosarno, a dare il benvenuto ai nuovi arrivati ed invitare gli altri ad unirsi alla festa.

Sembrerà strano ma è proprio questo lo spirito col quale lavoriamo giorno per giorno, nel pieno delle contraddizioni più virulente di una terra difficile, nella parte più povera d’Italia, affianco e insieme ai più poveri dei poveri che proprio qui da noi vengono a cercare lavoro e trovano sfruttamento. Questo è il nostro metodo: rispondere alla sofferenza costruendo speranza e opportunità. La sofferenza di un territorio sottosviluppato e degradato, la piana di Gioia Tauro e più in generale la Calabria e il Mezzogiorno, dove la disoccupazione cresce con la crisi a un ritmo doppio rispetto al nord Italia e l’emigrazione torna ai livelli del dopoguerra… la sofferenza di migliaia di persone che dall’Africa e dall’Est Europa arrivano qui perché in questo limbo ci si può rifugiare quando la crisi espelle i più deboli, quindi i lavoratori immigrati, dai circuiti produttivi più sviluppati… o ancora chi è considerato clandestino, solo perché irregolare, e drammaticamente può trovare nel lavoro nero l’unica possibilità di sopravvivenza. Ed è proprio da qui che partiamo noi, dal mettere insieme i deboli con i deboli perché scoprano quanto si può diventare forti una volta uniti.
Quest’anno la nostra attività è cresciuta ed ha coinvolto in modo organico compagni di viaggio che già facevano parte della nostra rete e adesso sono tutt’uno con SOS Rosarno. Tutte le cose che proponiamo in questa sede, infatti, prevedono che una quota del prezzo vada a progetti di solidarietà con gli immigrati presenti nel nostro territorio e un’altra parte ad alimentare il progetto comune che stiamo costruendo.
Ben trovati a tutti! La festa che ricomincia è quella che si svolge negli agrumeti e negli uliveti della piana di Gioia Tauro, dove contadini cocciuti e migranti speranzosi coltivano insieme un futuro nuovo per la nostra terra… una festa che si celebra nei nostri paesi e nelle varie parti d’Italia, in cui anche quest’anno i calafricani andranno in giro a discutere e ragionare, a raccontare come a Rosarno e dintorni si costruisce un mondo nuovo e a celebrarlo insieme.

Una “nuova civiltà contadina” è il modo in cui abbiamo a volte denominato questo progetto, includendo in esso tutti i settori della società tranne quelli dominanti (quelli che dominano economicamente, socialmente, politicamente… umanamente) perché priva di dominio è la società nuova che costruiamo; perché una società fondata sulla terra economicamente e simbolicamente determina il modo in cui viene concepita e realizzata l’attività umana in tutti gli altri settori: che siano servizi o tecnologie, che sia lo svago o la stessa attività culturale in cui si esprimono i valori che guidano i comportamenti… tutto è orientato al rispetto della terra e all’armoniosa convivenza di coloro che la abitano.

Ecco il nostro progetto. Ecco quello che facciamo. Ecco quello che vi proponiamo.

Gli agrumi e l’olio dei produttori di riferimento di SOS Rosarno provengono da agricoltura biologica  certificata. Tutti i produttori sono piccoli proprietari, singoli o associati in cooperative, assumono regolarmente la manodopera impiegata nella raccolta, per oltre il 50% immigrata, e sono interni al circuito della solidarietà con gli africani di Rosarno, che nell’assoluta insufficienza delle politiche istituzionali d’accoglienza possono sopperire ai bisogni più elementari solo grazie al sostegno delle realtà associative della società civile.

Ed è per questo che una quota del prezzo di tutti i prodotti va a finanziare l’attività di realtà che promuovono i diritti dei lavoratori delle campagne, cosiccome a progetti d'alternativa in italia e all'estero nel segno della sovranità alimentare e dell'autodeterminazione delle comunità locali.

Mighty Free Joomla Templates by MightyJoomla